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Bonus Revisione Veicoli 2022
Da quest’anno è possibile richiedere il bonus revisione per automobili e motociclette: lo Stato rimborsa gli aumenti per il controllo dei veicoli, controlli effettuati lo scorso anno e quest’anno. Ma attenzione perché il bonus non vale per tutti i veicoli in circolazione.

Da quest’anno è possibile richiedere il bonus revisione per automobili e motociclette: lo Stato rimborsa gli aumenti per il controllo dei veicoli, controlli effettuati lo scorso anno e quest’anno. Ma attenzione perché il bonus non vale per tutti i veicoli in circolazione.

Come funziona la revisione dei veicoli e quando effettuarla?

La revisione per le automobili e le moto non ha scadenze fisse in quanto possono variare da 1 a 4 anni e in base a diversi parametri.

Nel caso specifico dei veicoli con massa non superiore a 3.500 Kg, compreso anche moto e motorini, la prima revisione è obbligatorio dopo 4 anni dalla prima immatricolazione mentre le revisioni successive devono essere necessariamente effettuate ogni 2 anni.

Oltre a questa tipologia di veicoli che obbligatoriamente devono effettuare la revisione, sussistono dei veicoli che invece hanno bisogno di una revisione ogni anno e parliamo di:

  • Veicoli con una massa superiore ai 3.500 Kg;
  • Taxi;
  • Autobus;
  • Auto d’epoca;
  • Ambulanze;
  • Automobili adibite per il noleggio.

La procedura della revisione, dunque, è fondamentale per ogni vettura. Il Codice della Strada prevede questi controlli obbligatori al fine di verificare le condizioni di sicurezza della vettura, il livello di emissioni inquinanti e la rumorosità.

Ma attenzione! Questa procedura su automobili e motociclette non è da confondere con il tagliando che si tratta di un controllo non obbligatorio previsto dalle case produttrici dei veicoli.

I parametri entro i quali le vetture devono essere con la revisione 

Nel Codice della Strada sono descritti e specificati i vari parametri entro i quali le vetture devono rimanere e rispettare sulla base dei risultati dei controlli. Infatti i meccanici, durante la revisione, devono necessariamente controllare:

  • Funzionamento dei freni
  • Sterzo e convergenza
  • Telaio della vettura
  • Funzionamento luci e lampadine
  • Pneumatici e sospensioni
  • Impianto elettrico
  • Omologazione degli equipaggiamenti

Una volta effettuati questi test, i meccanici controllano e si accertano che le emissioni dei rumori e il gas di scarico rientri nei limiti della legge.

Cos’è il bonus revisione?

Il bonus revisione auto o “bonus veicoli sicuri” è stato emanato dalla legge di bilancio – articolo 1 comma 706 della legge n. 178/202 al fine di ammortizzare le spese dei conducenti a causa dell’aumento del costo della revisione obbligatoria dei veicoli a motore. Lo Stato ha stanziato circa 4 milioni di euro per i rimborsi e sono validi quindi fino al 2023. Infatti il bonus vale tre anni e può essere riconosciuto per un solo veicolo a motore e per volta, sempre nel limite delle risorse disponibili. Tant’è che se un soggetto possiede ad esempio due automobili e un ciclomotore, il bonus può essere richiesto solo per uno dei veicoli a lui intestati.

Inoltre c’è da specificare che il bonus è erogato a favore dei proprietari di veicoli a motore che dallo scorso 1° novembre 2021 e per i successivi tre anni, sottopongono il veicolo alle varie operazioni di controllo alle officine autorizzate. In più il contributo di rimborso erogato dallo Stato è di circa 9,95€ e viene assegnato secondo l’ordine temporale di ricezione delle richieste fino ad esaurimento, questo al fine di compensare l’incremento dei costi.

La tariffa classica da pagare presso le officine quindi i centri privati convenzionati è salita fino a 79,02€, mentre per chi si reca alla motorizzazione civile, la tariffa è passata da 45€ a 54,95€. Pertanto l’aumento è di 9,95€ che però nei centri convenzionati si deve tenere conto anche dell’IVA che è sui 12€.

Come richiedere il bonus revisione?

Ad oggi è possibile richiedere il bonus solo ai conducenti che hanno effettuato la revisione tra il 1° novembre 2021 e il 31 dicembre 2021. A partire dal 1° maggio 2022 sarà possibile richiedere il bonus anche per le revisioni effettuate dal 1° gennaio 2022 in poi.

Coloro che sono interessati alla richiesta, possono farla sulla piattaforma digitale dedicata attraverso l’accesso con l’identità digitale SPID. La piattaforma è accessibile dal sito del Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili (MIMS) oppure collegandosi direttamente a www.bonusveicolisicuri.it.

Al momento della richiesta del bonus, è necessario inserire il numero di targa del veicolo che viene sottoposto al controllo da parte dell’officina addetta, la revisione deve essere intestata a chi richiede il rimborso, la data dell’operazione di revisione, il codice IBAN per l’accredito del rimborso, nome e cognome dell’intestatario del conto corrente e l’indirizzo email per particolari comunicazioni che possono avvenire in connessione con l’erogazione del bonus.

Il sito www.bonusveicolisicuri.it così come la piattaforma presente sul sito del MIMS deve rilasciare nell’area privata di chi richiede il bonus, il numero di pratica da conservare nel caso sia necessaria un’assistenza. Si precisa inoltre che la richiesta del rimborso è completamente a carico dell’intestatario del veicolo che può richiederla solo dopo che ha effettuato la revisione.

Il pagamento del rimborso avviene solo dopo che la SOGEI ha effettuato i vari controlli che attestano la verifica della validità e della correttezza dei dati inseriti relativi al richiedente come il codice fiscale, la targa del veicolo e la sicura effettuazione della revisione.

Quali sanzioni per chi non effettua la revisione?

Secondo il Codice della Strada, le sanzioni previste per la violazione di una sanzione amministrativa possono variare dai 169,00€ ai 680,00€. Gli importi possono essere anche raddoppiati nel caso in cui la revisione non sia stata effettuata per più di una volta. Oltre alla sanzione, inoltre, è disposto anche il divieto di circolazione fino a quando la revisione non viene effettuata. Questo perché in caso di incidente con veicolo non revisionato, le assicurazioni non rispondono nel caso di danni e anzi, possono anche avere diritto di rivalsa direttamente sull’assicurato.